Apparato Radicale

L’apparato radicale è fondamentale nella vite ed è letteralmente l’apparato sulla quale poggia e dal quale trae gli elementi nutritivi fondamentali per svolgere il suo ciclo.

In questo articolo analizzerò in maniera sintetica e coincisa le precise funzioni delle radici con tutte le caratteristiche collegate ad esse.

Quali funzioni svolge l’apparato radicale?

Ancoraggio: affondano nel terreno e sorreggono la vite stessa.

Assorbimento elementi nutritivi: dalle radici si assorbono azoto, potassio, fosforo e tanti altri elementi che intervengono nel suo ciclo vegetativo e produttivo.

Sintesi ormoni: come ad esempio le Citochinine che intervengono nel germogliamento (e in altri processi) e l’ABA (acido abscissico) che interviene nei processi che portano poi alla dormienza della vite durante l’inverno.

Accumulo sostanze di riserva: come l’amido e l’acido tartarico che verranno utilizzati dalla pianta al momento del risveglio vegetativo.

Vite potata che si avvia verso il risveglio vegetativo

Espansione dell’apparato radicale

L’apparato radicale può arrivare a svilupparsi da una profondità di 30-70 cm fino a oltre 4 m.

Longitudinalmente può arrivare anche a 3-4 m (difficilmente in impianti ad alta densità) e varia in base al tipo di clima, portinnesto, terreno, varietà, sesto d’impianto e forma di allevamento.

L’angolo geotropico è l’angolo tra la verticale e l’asse della radice ed è una caratteristica genetica che comporta a seconda del suo valore la resistenza alla siccità, la capacità di assorbimento e la regolazione degli stomi.

Temperature ed attività dell’apparato radicale

L’apparato radicale è attivo a temperature superiori a 0°C ed ha piena attività a 10 °C ovvero durante il pianto.

L’attività prevalente è quindi all’inizio della ripresa vegetativa dove avviene la mobilitazione delle riserve accumulate durante la scorsa stagione.

L’apparato radicale della pianta è composto da un portinnesto che ha la capacità di resistere alla fillossera.

Nella prima metà dell’800 infatti circa l’80% delle viti d’Europa vennero distrutte da questo parassita che attacca le radici di conduzione della vite (da cui dipende il suo sostentamento) e porta in poco tempo alla morte della pianta.

Affronteremo la fillossera più nel dettaglio in un prossimo articolo per adesso basti sapere che la quasi totalità delle viti non sono franche di piede ma sono composte da portinnesti.